Carmelo Occhipinti, Leonardo da Vinci e la corte di Francia. Fama, ecfrasi, stile, Roma, Carocci, 2011 (pp. 220, 4 ill., isbn 978-88-430-5745-0)
Cosa significava agli occhi dei contemporanei il sorriso della Gioconda? Quali furono le prime reazioni dei letterati, nel corso dei decenni iniziali del XVI secolo, di fronte ai capolavori pittorici di Leonardo rimasti, dopo la morte del maestro, nelle mani del re Francesco I? Quale risonanza poterono avere, tra Italia e Francia, soprattutto nella corte di Fontainebleau, le riflessioni teoriche sul “paragone” tra la pittura e la scultura, e tra la pittura e la poesia, che Leonardo aveva formulato nei propri manoscritti?
I capitoli di questo libro accompagnano il lettore, sul filo dell’esegesi testuale, nell’esplorazione di contesti di fruizione e di cultura umanistica in un’epoca in cui i modi di vedere, di comunicare, di reagire davanti alle opere d’arte del presente e dell’antichità classica si rivelano completamente diversi da quelli a cui la nostra civiltà, multimediale e globalizzata, ci sta abituando.
Cosa significava agli occhi dei contemporanei il sorriso della Gioconda? Quali furono le prime reazioni dei letterati, nel corso dei decenni iniziali del XVI secolo, di fronte ai capolavori pittorici di Leonardo rimasti, dopo la morte del maestro, nelle mani del re Francesco I? Quale risonanza poterono avere, tra Italia e Francia, soprattutto nella corte di Fontainebleau, le riflessioni teoriche sul “paragone” tra la pittura e la scultura, e tra la pittura e la poesia, che Leonardo aveva formulato nei propri manoscritti?
I capitoli di questo libro accompagnano il lettore, sul filo dell’esegesi testuale, nell’esplorazione di contesti di fruizione e di cultura umanistica in un’epoca in cui i modi di vedere, di comunicare, di reagire davanti alle opere d’arte del presente e dell’antichità classica si rivelano completamente diversi da quelli a cui la nostra civiltà, multimediale e globalizzata, ci sta abituando.